L'arrivo di Pesaola conicide con la campagna acquisti
che portò a Napoli Chiarugi, Catellani, Montefusco, Vavassori e Speggiorin. Arrivano anche la contestazione
a Savoldi (nonostante i 16 gol) e la polemica innescata
da una dichiarazione di Michelotti sul "chiarugismo"
che porta ad un inasprimento dei rapporti tra Napoli e classe
arbitrale. Anche a Bruxelles, nella semifinale di Coppa
delle Coppe con l'Anderlecht, l'arbitro inglese Matthewson si uniforma all'andazzo italiano, favorendo non poco la squadra
Belga. Poi, a Torino contro la Juventus, Menegali concedee tre rigori contro il Napoli e non convalida una rete
a Massa. In Napoli-Fiorentina vantaggio ospite con autogol
di Catellani, pareggio di Savoldi e poi Falasca non concede un rigore su Massa, e sugli sviluppi dell'azione Caso firma i 2-1 viola. La reazione di Juliano (scaglia
il pallone contro l'arbitro) gli costerà quattro giornate
di squalifica e scatenerà le intemperanze del pubblico
(3 feriti, 1 morto per infarto, 3 giornate di squalifica del campo
ed 1 punto di penalizzazione). Ferlaino tenta prima di
ingaggiare Allodi, poi ripiega su Sogliano (che
favorirà l'acquisto di Ferrrario) ma poi conclude
con Gianni Di Marzio (nella foto) e Giorgio Vitali.
Tra i nuovi arrivi Mattolini, Stanzione, Pin, Mocellin, Restelli, Valente, Capone, Ferrario; tra i partenti Carmignani, Burgnich, Vavassori, Orlandini, Esposito, Montefusco e Speggiorin. In campionato riconquista una posizione da
Coppa Uefa e arriva in finale di Coppa Italia vincendo anche uno
scudetto con la Primavera di Mariolino Corso. L'anno
successivo rimane Di Marzio ma parte Juliano per
Bologna. Arrivano Castellini e Caporale. Si parte
con ambiziosi programmi che ben presto vengono accantonati. Di
Marzio viene esonerato alla seconda giornata di campionato
e torna Vinicio. Napoli-Lazio finisce in farsa per un petardo
scoppiato vicino a Pighin e Manfredonia. Ferlaino cerca di puntare in alto tentando di acquistare Paolo Rossi per 2500 milioni per un prestito biennale. Il giocatore rinunzierà
al trasferimento per cui saranno acquistati Speggiorin (ritorno), Damiani (idem) e Improta. Prima della
fine del campionato, con il Napoli in lotta nelle zone basse della
classifica, Vinicio si dimette, ed al suo posto viene nominato Sormani. Poi una sorpresa: Juliano come Direttore
Generale e calcio truffa con giocatori arrestati con Milan
e Lazio retrocesse in serie B. |
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Il modulo tattico del giovane allenatore napoletano, in
forza al Napoli dal 1977, prevedeva una sorta di "zona
mista": in difesa, insieme ai già presenti Bruscolotti e La Palma, arrivarono Moreno Ferrario, Stanzione e Valente. Ferrario, in virtù delle sue buone
qualità, fu impiegato come marcatore fisso insieme a Bruscolotti. Stanzione ricopriva il ruolo di libero, alle loro spalle,
mentre La Palma a sinistra e Valente a destra (o Restelli in alternativa) erano utilizzati come cursori
di fascia. Il centrocampo si fondava su Juliano e su Livio
Pin. In attacco, vista la deludente stagione di Chiarugi,
veniva spesso utilizzato Capone come spalla di Savoldi,
mentre Massa o Vinazzani agivano come ali tornanti
di raccordo. La squadra era ben messa in campo ma aveva in sé
alcuni difetti: prima di tutto Mattolini (imprevedibile
in alcuni momenti) e Pin discontinuo e poco affidabile.
Anche Restelli era piuttosto discontinuo, mentre Juliano e Massa attraversavano una fase di rendimento calante.
In più si aggiunga un Ferrario ancora inesperto,
uno Stanzione dalle non eccellenti qualità ed un Valente dal piede un po' ruvido, e ne viene fuori la radiografia
di una squadra che basava tutto sulla buona giornata di Capone e sull'estro di Mocellin. Con questi uomini e con le saltuarie
presenze di Musella, Casale e Favaro secondo
portiere, il Napoli riuscì a raggiungere il 5° posto,
la qualificazione U.E.F.A. e la finale di Coppa Italia (poi persa) con l'Inter. L'anno seguente Di Marzio approntò una serie di modifiche negli uomini a disposizione
(in ossequio al piano triennale concordato con Ferlaino) sostituendo Juliano con Majo, Chiarugi con Filippi, Massa con Pellegrini, Restelli con Caso e La Palma con Tesser. Inoltre furono presi dal
Torino il portiere Castellini ed il libero Caporale,
entrambi un po' avanti negli anni ma di sicuro affidamento. Un
Napoli che, se messo bene in campo, poteva tentare di migliorare
il 5° posto dell'anno precedente. Invece, inspiegabilmente,
dopo la seconda giornata di campionato Di Marzio fu esonerato
ed al suo posto fu richiamato Vinicio. 6° posto
finale e piano triennale in fumo. |
Arriva lo stopper Catellani dal Verona, Speggiorin dalla Forentina, Vinazzani dalla Massese al posto di Boccolini; Braglia va al Milan sostituito da Chiarugi. Il modulo tattico di Pesaola è piuttosto utilitaristico; inoltre provoca una polemica con Vinicio sui metodi d'allenamento che terminerà con il deferimento di molti tesserati. Dopo avere superato il primo turno di Coppa delle Coppe, il campionato si avvia piuttosto bene; ma dopo il superamento del secondo turno di coppa inizia un periodo abbastanza gramo. In più ci si mette anche un'infelice frase di Michelotti riguardo al "chiarugismo" (tattica mirante ad ottenere calci di rigori semplicemente rotolandosi in area di rigore avversaria) ad innescare una polemica con la classe arbitrale che nulla di buono porterà alla squadra. Con la Juve che vinse al S. Paolo (0-2) gli incidenti che seguirono causarono la squalifica del campo per 2 giornate. Nonostante che la squadra in campionato attraversi una fase calante, si ritrova in Coppa delle Coppe giungendo sino alla semifinale con l'Anderlecht. Dopo la vittoria casalinga per 1-0, a Bruxelles ci pensò l'arbitro inglese Matthewson a contribuire all'eliminazione del Napoli con un arbitraggio assolutamente scandaloso. All'ultima giornata di campionato la Fiorentina è di scena al S. Paolo; dopo il vantaggio viola per un autogol di Catellani ed il pareggio di Savoldi, a 5' dalla fine l'arbitro Falasca non concede un rigore al Napoli per un evidente atterramento di Massa. Sul rovesciamento di fronte Caso porta in vantaggio la Fiorentina. Il conseguente tentativo d'invasione di campo provocò lo 0-2 a tavolino, 3 giornate di squalifica al campo ed un punto di penalizzazione in classifica. Pesaola a fine stagione lascia la panchina azzurra. Finisce al 7° posto con 29 punti. |
Partito Pesaola arriva il trentaseienne napoletano Gianni Di Marzio che concorda con Ferlaino un piano triennale. Nuovo anche il General Manager Giorgio Vitali. Arrivano il portiere Mattolini e Restelli dalla Fiorentina (in cambio di Carmignani e di Orlandini); dalla Sampdoria (in comproprietà) arriva Valente, dal Perugia Livio Pin (in cambio del 50% di Speggiorin più soldi) e dal Varese Moreno Ferrario. Altri giovani arrivano dalle serie inferiori come Capone, Stanzione, Mocellin e Casale. Partono da Napoli Burgnich e Vavassori mentre termina la sua carriera Montefusco. Il campionato ha un'andamento senza infamia e senza lode, ma in compenso viene raggiunta la finale di Coppa Italia all'Olimpico con l'Inter (poi persa 2-1). In campionato finisce al 6° posto che vale la qualificazione U.E.F.A. per differenza reti. |
Alla seconda giornata di campionato, inspiegabilmente, viene esonerato Gianni Di Marzio. Al suo posto il ritorno d'o lione Vinicio. Dal Torino arrivano Castellini per Mattolini (ceduto al Catanzaro) e Caporale, Mocellin va al Vicenza per Filippi, Restelli va alla Fiorentina in cambio di Caso. Partono anche Stanzione, Musella, Casale, Massa, La Palma, Pogliana, Chiarugi e Favaro. Arrivano inoltre Tesser dal Treviso, Pellegrini dall'Udinese e Majo dal Palermo. Ma dopo 16 anni di azzurro, la perdita più sentita è quella di Juliano, emigrato a Bologna. Subito fuori in Coppa U.E.F.A. a causa della Dinamo Tbilisi. Il campionato è la fotocopia dell'anno precedente: 6° posto e qualificazione U.E.F.A. per differenza reti. Napoli-Lazio del 7/1/79 finisce sul campo 1-1; ma poiché un mortaretto scoppiato a bordo campo "spaventa" i laziali Pighin e Manfredonia, viene decretato lo 0-2 a tavolino. Poi in Verona-Napoli Menicucci "regala" un rigore al Napoli e Garonzi, Presidente della squadra veneta, in preda all'ira rilascia delle dichiarazioni talmente pesanti che gli varranno la squalifica a vita. |
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